Prodotto dal 2010, il premiato bastone UltraCane è il più avanzato ausilio, sino ad oggi per la mobilità primaria utilizzato da persone non vedenti o ipovedenti e l’unico ausilio elettronico che utilizza la “tecnologia a fascio stretto” che rileva accuratamente gli ostacoli e offre un rapido feedback all’utente.
UltraCane fornisce più informazioni sull’ambiente circostante consentendo di prendere decisioni molto più rapidamente, permettendo di muoversi in modo più sicuro, sicuro ed efficace, mettendo l’utilizzatore in pieno controllo rispetto a quanto Io circonda.
Attualmente chi utilizza un tradizionale bastone bianco Iungo per quanto possa essere efficiente usando un lungo bastone, entrerà comunque in contatto con ostacoli e pericoli in particolare all’altezza del petto e della testa. Inoltre, spesso il lungo bastone rimane impigliato in sedie, tavoli, segnaletica e altri ostacoli di “arredo urbano”. Utilizzando l’UltraCane, gli ostacoli possono essere rilevati in anticipo in modo da poterli aggirare in sicurezza, anche evitando gli ostacoli all’altezza della testa e del torace.
UltraCane rileva gli ostacoli perché è dotato di un sistema a ultrasuoni a raggio stretto a doppia portata che fornisce un involucro di protezione dai rischi al 100% davanti e, unicamente, davanti alla testa e al torace dell’utente.
Due trasduttori a ultrasuoni forniscono dati sulla portata dei potenziali pericoli più vicini, come arredo urbano, piante, persone, segnaletica stradale e rami sporgenti. Ciò rende l’UltraCane ugualmente utilizzabile in strada come negli spazi interni.
Il feedback sugli ostacoli viene fornito attraverso due piccoli pulsanti vibranti montati nelI’impugnatura dell’UItraCane.
UltraCane rileva l’arredo urbano e altri ostacoli entro 2 o 4 metri (a seconda delI’impostazione utilizzata) e lo fa emettendo onde ultrasoniche da due sensori. Rileva anche fino a 1,5 metri di distanza all’altezza del torace/della testa, fornendo un riscontro tattile all’utente attraverso due pulsanti vibranti suIl’impugnatura su cui l’utente posiziona il pollice.
I due pulsanti, quando vibrano, indicano la direzione deIl’ostacoIo; la frequenza della vibrazione consente all’utente di conoscere la vicinanza deIl’ostacolo.
Questo tipo di feedback stimola una “mappa mentale” spaziale nel cervello, consentendo all’utente di ottenere informazioni sulla disposizione del proprio ambiente circostante e circostante e guidandolo in sicurezza attraverso e intorno agli ostacoli.
UltraCane consente all’utente di prendere decisioni molto più rapidamente, consentendogli così di muoversi in modo più sicuro ed efficace.
Forte dell’esperienza acquisita nel corso degli anni attraverso la commercializzazione del bastone UltraCane, e forti dei feedback di clienti ed associazioni, il management di Envirotek assieme ad i propri tecnici ha deciso di sviluppare il progetto UltraCane EVO che oltre alle già citate caratteristiche sarà in grado di imprimere un radicale cambiamento nella mobilità delle persone ipovedenti e non vedenti.
Il bastone UltraCane EVO, infatti, sarà dotato di tecnologia satellitare e bluetooth in grado di potersi “connettere” con gli smartphone di ultima generazione che utilizzino sia il sistema operativo IOS sia quello ANDROID.
AI momento la società Envirotek ha avviato contatti con le più importanti società di sviluppo di sistemi di navigazione satellitare tra le quali: TOM TOM, GARMIN e GOOGLE MAPS, al fine di sviluppare assieme ad i propri tecnici un’applicazione da installare su smartphone in grado di consentire attraverso la connessione bluetooth con il bastone. La connessione permetterà attraverso l’utilizzo di sensori di ultima generazione di segnalare qualsiasi informazione utile circa l’ambiente circostante all’utilizzatore.
Il progetto sarà sviluppato in collaborazione con l’Università di Trieste, la quale per Io sviluppo è disposta a mettere a disposizione 3 ricercatori.
Le informazioni saranno trasmesse all’utilizzatore sia in formato audio attraverso auricolari wireless che consentiranno il massimo della praticità in termini di fruizione del servizio e di mobilità, sia attraverso pulsanti vibranti posti sul bastone.
L’App dedicata al progetto UltraCane EVO darà la possibilità di poter richiedere solamente attraverso l’utilizzo della propria voce qualsiasi tipo di informazione di cui l’utilizzatore abbia necessità, tra le quali ad esempio: punti di interesse storico-culturale, stazioni ferroviarie e metro, punti di ristorazione, supermercati.
Sono inoltre previste per il mezzo di convenzioni specifiche delle audio guide per i luoghi di interesse storico, artistico e culturale.
Ad oggi il piano degli investimenti per il quinquennio 2022 – 2026 è quantificato in circa €5,8 MIO, con previsione di un investimento specifico per il progetto UltraCane EVO quantificato in circa €1,7 MIO per Io sviluppo per gli anni 2022 e 2023, di cui €500K saranno investiti da Envirotek utilizzando i fondi derivanti dall’attività ordinaria mentre per la parte rimanente viene richiesto un finanziamento di €1,2 MIO agli Istituti di Credito.
Il piano prevede Io sviluppo del progetto UltraCane EVO in 3 fasi:
Secondo le ultime stime OMS su cecità e ipovisione, Vision impairment and blindness, WHO, Fact Sheet, October 2017, pubblicate in occasione della giornata mondiale della vista, nel mondo sono 36 milioni i non vedenti e 217 milioni gli ipovedenti moderati o gravi, su una popolazione di 7,3 miliardi di persone. Si stima inoltre che 253 milioni di persone vivano con problemi alla vista.
Si fa riferimento anche ai dati di uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet, secondo il quale il trend del numero dei ciechi e degli ipovedenti è in aumento.
Globalmente le malattie oculari croniche sono la causa principale di perdita della vista (84%).
Gli errori refrattivi non corretti e la cataratta non operata sono le due principali cause di menomazione visiva. Il mancato intervento di cataratta resta la prima causa di cecità nei Paesi e basso e medio reddito.
È importante considerare che più deII’80% di tutti i deficit visivi può essere prevenuto o curato.
Si stima che 19 milioni di bambini siano ipovedenti. Di questi, 12 milioni di bambini hanno un difetto visivo dovuto all’errore di rifrazione. Circa 1,4 milioni hanno cecità irreversibile, che richiede l’accesso a servizi di riabilitazione visiva per ottimizzare il funzionamento e ridurre la disabilità.
Complessivamente, la prevalenza della compromissione della vista a livello mondiale è diminuita rispetto alle prime stime degli anni ’90. Questa diminuzione è associata allo sviluppo socioeconomico generale, ad una azione concertata di sanità pubblica, alla maggiore disponibilità di servizi per la cura degli occhi, alla maggiore consapevolezza della popolazione generale circa le soluzioni ai problemi legati alla disabilità visiva (chirurgia, dispositivi di refrazione, ecc.).
Tuttavia, si stima che il numero di persone con problemi alla vista potrebbe triplicare a causa della crescita della popolazione e dell’invecchiamento. Ad esempio, entro il 2050 potrebbero esserci 115 milioni di persone che sono cieche, rispetto ai 38,5 milioni del 2020.
Nei Paesi più avanzati, la prima causa di perdita della vista in età lavorativa resta la retinopatia diabetica (20-65 anni), mentre se si considera l’intera durata della vita la prima responsabile è la degenerazione maculare legata all’età, che può causare la perdita della visione centrale. Anche le persone colpite da glaucoma, con rischio di riduzione della visione periferica e i loro familiari vanno sempre seguiti con particolare attenzione.
Secondo il Rapporto ISTAT Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari in Italia e nell’Unione europea, le gravi limitazioni visive colpiscono mediamente il 2,1% della popolazione dell’Unione Europea dai 15 anni in su, mentre a partire dai 65 anni si arriva al 5,6% e dai 75 anni all’8,7%.
Nel nostro Paese oltre un terzo degli anziani soffre di limitazioni visive almeno moderate, il che equivale a 4,5 milioni di persone. In Italia le cifre sono indicativamente in linea con l’intera UE a 28 Stati. Infatti, nel nostro Paese due persone su cento, dai 15 anni in su, soffrono di gravi limitazioni sul piano visivo, percentuale che sale al 5,4% tra chi ha più di 65 anni e aII’8,6% per chi ha almeno 75 anni. Lo scenario diventa più preoccupante se si sommano le limitazioni visive moderate a quelle gravi: in questo caso dai 75 anni in poi ne soffrono 43 persone su 100, il 33,4% a partire dai 65 anni e il 17,6% dai 15 anni in su.
Le cause dell’aumento del numero dei soggetti affetti da ipovisione sono molteplici. Al primo posto, almeno per quanto riguarda il nostro Paese, c’è il progressivo aumento della speranza di vita, che ha portato alla crescita esponenziale di malattie oculari legate all’invecchiamento, quali la degenerazione maculare legata all’età, il glaucoma, la cataratta, patologie vascolari retiniche. Hanno influito anche i grandi progressi scientifici e tecnologici dell’oftalmologia, registrati negli ultimi decenni, che hanno portato ad una riduzione dei pazienti destinati alla cecità, ma che, contemporaneamente, hanno incrementato quello dei soggetti con residuo visivo parziale, insufficiente a garantire il mantenimento di una completa autonomia. La migliorata assistenza neonatologica e l’incremento della vita media hanno aumentato la prevalenza di patologie legate alla prematurità e di patologie degenerative maculari, inducendo il servizio sanitario ad allestire progetti di intervento di tipo preventivo, terapeutico e riabilitativo. Infatti, l’identificazione delle cause di danno funzionale o di ostacolo alla maturazione della visione tanto più è precoce, tanto più garantisce possibilità di trattamento o di efficaci provvedimenti riabilitativi.
Le conseguenze sulla salute associate alla perdita della vista possono estendersi ben oltre l’occhio e il sistema visivo. La disabilità visiva condiziona l’apprendimento e Io sviluppo neuro-psicomotorio nell’età evolutiva, mentre incide sulla qualità della vita, l’indipendenza, la mobilità e l’autonomia nell’adulto. La perdita della vista aumenta inoltre il rischio di mortalità, il rischio di cadute e lesioni, porta all’isolamento sociale, alla depressione e ad altri problemi psicologici.
Per quanto sopra premesso è evidente quanto la prevenzione dell’ipovisione e la riabilitazione visiva rappresentino un aspetto prioritario in ambito di sanità pubblica anche in ottica di razionalizzazione di risorse in ambito sociosanitario.
L’intervento sanitario, particolarmente nel campo delle patologie visive, per poter essere definito completo richiede il giusto equilibrio tra prevenzione, cura e riabilitazione. Dopo il completamento delle cure mediche possibili, infatti, resta, in questo ambito un elevato bisogno riabilitativo e di supporto per il miglior adattamento del paziente alla vita quotidiana. Leggi importanti, come la L. 104/1992 per l’assistenza, l’integrazione ed i diritti dei soggetti portatori di Handicap, e la L. 284/1997 per i provvedimenti a favore dei soggetti affetti da ipovisione concretizzano il diritto del cittadino ad una salute intesa nella globalità dell’individuo, attraverso una corretta integrazione di interventi sanitari e sociali. Questo significa aggiungere alle azioni svolte per l’assistenza e la prevenzione anche la capacità del Servizio Sanitario Nazionale di consentire l’empowerment del disabile visivo, così come richiede la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 13 dicembre 2006, primo trattato universale in tema di diritti umani ratificato dall’Unione europea
(ratificata in Italia con la Legge 3 marzo 2009 n. 18), la cui completa attuazione comporta un costante e intenso impegno di tutti i soggetti coinvolti.
Il bastone UltraCane viene attualmente commercializzato in esclusiva da Envirotek ad un prezzo al pubblico pari ad €970,00 + IVA 22% nel caso di persona fisica e IVA al 5% nel caso di persona disabile. Incluso nel prezzo del bastone un corso di abilitazione del valore di €180 per fornire all’utilizzatore tutti gli elementi per poter utilizzare al meglio lo strumento. La marginalità a regime è del 30% per quanto riguarda la vendita al pubblico.
Il potenziale di penetrazione del mercato è elevato in quanto attualmente non sono disponibili prodotti con caratteristiche intrinseche simili e le previsioni indicano la possibilità di poter acquisire una quota che va dal 2% al 7% del mercato italiano ed una quota variabile tra Io 0,5% ed il 2% per quello Europeo.
La commercializzazione del prodotto avverrà per mezzo di due canali distributivi: B2B con una percentuale di volumi di vendita previsti pari al 30% del fatturato totale mentre il canale B2C impatterà per circa il 70% del fatturato previsto.
Ad oggi il management sta promuovendo la presentazione del prodotto attraverso Istituzioni, Ospedali, Oculisti, Centri specialistici ed Associazioni sul territorio, riscuotendo molto interesse da parte di tutti gli interessati; infatti, attualmente sul dispositivo in ossequio alla normativa vigente viene applicato uno sgravio del 19% dell’aliquota IRPEF sull’importo della spesa sostenuta per l’acquisto.
Scopri le caratteristiche e le funzionalità del Bastone Elettronico UltraCane.